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#januaryskinchallenge giorno/day 7: top 3 da isola deserta e qualcosa su di me.../top 3 deserted island and something about me...


Se avete letto il mio ultimo post sul blog, saprete senz'altro che sto partecipando a questo tag molto carino, chiamato #januaryskinchallenge. Se non lo avete letto, lo potete trovare qui.
Il giorno 7 della sfida (challenge) aveva come tema "top 3 da isola deserta" e , sebbene si tratti di un tag riguardante la pelle e dovrei nominare 3 prodotti che mi porterei su un'isola deserta, ho pensato che sarebbe stato meglio nominare 3 cose, non necessariamente tre prodotti per la mia pelle, che sarei felice di avere con me se fossi una naufraga! Penso che questo sia molto più interessante, veritiero e che vi dia una  più profonda conoscenza del mio modo di essere.

If you read my last post on the blog, you will surely know that I am participating in this nice tag called #januaryskinchallenge. If you haven't read it, you can find it here. 
Day 7 of the challenge had "top 3 deserted island" as a topic and, even if this tag is about skin and I am supposed to name 3 cosmetic products that I would take with me on a deserted island, I thought it would be better to name 3 things, not necessarily 3 products for my skin, that I would be glad to have with me if I were a castaway! I think this is far more interesting, truthful and gives you an insight into my way of being. 





"Totò, non siamo più in Kansas!" (cit. Dorothy in "Il mago di Oz" ovvero "arrangiamoci!")
Come potrete capire dalla prima foto, ho barato un po' (e no, questo non è il mio comportamento usuale, ora vedrete come ho cercato di barare con eleganza). I miei top 3 sono:
- un sapone liquido naturale (oh non mi dire!), con un mucchio di begli ingredienti attivi, di Maternatura;
- una bb cream con fattore di protezione solare di Andalou Naturals;
- eeeeeee, ecco qui il trucchetto, un bel librone (ulteriori dettagli sotto) nel quale infilerei anche un bel quadernetto con una stampa più o meno esotica (in modo che si addica alla situazione "spiaggiosa" - ho dato per scontato che non si tratterebbe di un'isola di fronte alla costa dell'Alaska!! Questo è di Sass and Belle) e, ovviamente, il mio Johnny, una penna a forma di fenicottero, che mi hanno regalato i miei gentiri a Natale, sapevano che sono fissata con i fenicotteri ultimamente. Penso che su un'isola deserta scrivere, specie se sei solo, sia l'unico modo per rimanere sano di mente - ecco perché il quadernetto e Johnny! 

"Toto, we're not in Kansas anymore!" 
As you can probably tell from the first picture, I cheated a bit (and no, this is not usually how I am, now you will see how I tried to cheat elegantly). My top 3 are:
- a totally natural (oh no waaaay!) multitasking liquid soap with a bunch of nice active ingredients by Maternatura;
- a bb cream with sunscreen by Andalou Naturals;
- aaaaand, here it comes the trick, a very big book (further details below) in which I would also stuff a nice notebook with a more or less exotic print (so that it fits the "beachy" situation - I took for granted that it wouldn't be an island in front of the coast of Alaska!! This one is by Sass and Belle) and, of course, my Johnny, a flamingo-like pen my parents gave me as a Christmas present (they new I have been all about flamingos lately). I think that on a deserted island, especially if you are alone, writing is the only way to remain sane - hence the notebook and Johnny! 


Il sapone
Ho pensato che portando questo sapone con me non rischierei di puzzare (no, non addolcirò questa affermazione, sappiamo tutti che succede) - pur non avendo un deodorante, potrei comunque lavarmi più di una volta al giorno e trovare qualche erba sull'isola che funga da anti-odorante...sì, sono alquanto creativa! Inoltre, scegliendo questo sapone, il mio soggiorno sull'isola sarebbe anche amichevole nei confronti dell'ambiente. Chi mai vorrebbe sporcare una stupenda isola deserta o l'ambiente in generale?!? Ops praticamente chiunque utilizzi la cosmesi convenzionale (i prodotti tradizionali contengono tensioattivi e altri ingredienti che possono seriamente danneggiare il nostro ambiente - pensateci quando fate spese)! Questo sapone ha un ph leggermente acido (circa 5, l'ho misurato) e potrebbe quindi andare bene per viso, corpo e parti intime – ricordiamoci che questa sarebbe un'emergenza! Deterge grazie a tensioattivi di origine vegetale e particolarmente delicati, è a base di estratti di piante con proprietà lenitive come l'achillea, la calendula, il fiordaliso, l'arnica, l'elicriso e la malva. Non secca la pelle e ha un odore abbastanza gradevole (di fiori/miele millefiori).

The soap
I thought that by bringing this soap with me I wouldn't risk to stink (no, I won't try to hedge this, we all know that this happens) - if I don't have a deodorant with me, I may at least wash myself more than once a day and find some herb on the island that could work as a anti-odorant...yes, I am quite creative! Moreover, by choosing this soap, my stay on the island would be environment-friendly. Who on earth wants to make a beautiful deserted island or the environment in general dirty?!? Oops almost everyone that uses conventional cosmetics (conventional products contain surfactants and other ingredients that can seriously damage our environment - remember that when you shop)! It washes skin thanks to some surfactants of natural origin that are particularly mild. It contains extracts of plants with soothing properties like yarrow, calendula, arnica, helicrysum, cornflower and (common) mallow. It does not dry skin and it smells quite fine (like flowers/mixed flower honey).

La bb cream
Vi ho già parlato di questa bb cream in un post che risale all'estate 2015 e che era dedicato ad un altro tag, #hotsummeristhenewblack. Lo trovate qui!
Ad ogni modo, posso aggiungere alcune ulteriori considerazioni. Innanzitutto, so che dovrei smettere di usare questa crema, dato che l'ho aperta quasi due anni fa, ma la scorsa estate l'ho usata e ha funzionato bene (non mi sono scottata), ma finché non farò un altro ordine da iHerb, non avrò un altro tubetto di questo prezioso prodotto. In secondo luogo, ho pensato che il delizioso profumo agrumato della crema (che dura anche parecchio sulla pelle) forse dissuaderebbe le zanzare e le altre bestiacce volanti che abiterebbero sull'isola dal pungermi!

The bb cream
I already told you about this bb cream in a post that dates back to the summer of 2015 and that was dedicated to a tag as well, #hotsummeristhenewblack. You can find it here!
Anyway I can add some further considerations. First of all, I know that I should stop using it since I have this tube since that summer (almost 2 years have elapsed since then) but last summer I used to apply this cream and it worked fine (I didn't get burnt), but as long as I don't place another order from iHerb, I won't have another tube of this precious product. Secondly, I thought that maybe the delicious citrusy smell of the cream (which also lasts long on the skin) would discourage mosquitos and other flying nasties inhabiting the deserted island from biting me! 

******

Ora veniamo al grosso libro rossastro! 
La verità che i libri sono sempre stati parte della mia vita, da quando ero bambina, come vedrete fra poco, e non credo che vivrei volentieri in un posto, se non avessi almeno un libro da sfogliare. La parte difficile è stata immaginare quale libro potrebbe viaggiare con me verso l'isola deserta...

Now to the big reddish book! 
The truth is that books have always been part of my life, since I was a child, as you are about to see, and I don't think I would live gladly in a place if I wouldn't have at least one book to browse through. The difficult part was imagining which book could travel with me to the deserted island...

Foto che ritraggono mia nonna, mia madre, mio zio e mia zia (da piccoli) in Kenya - e sì, quello è il loro giardino!/Photos picturing my grandma, my mother, my uncle and my aunt (as kids) in Kenya - and yes, that's their garden!


Al tempo in cui, prima di dormire, c'erano le storie e non la beauty routine...
Quando ero piccola, spesso stavo a casa dei miei nonni (i genitori di mia madre) anche per alcuni giorni, avevano un giardino e lì potevo godermi un po' di attività all'aria aperta. Inoltre, mia nonna prima di dormire mi raccontava storie sulla sua infanzia (durante la Seconda Guerra mondiale) e sulla sua giovinezza, e mi ascoltava quando ero io quella che voleva raccontare storie (sono sempre stata una bambina loquace e creativa). I miei nonni si trasferirono in Kenya quando mia madre aveva due anni e mia zia due mesi, quindi mia nonna poteva attingere da un enorme repertorio di storie avventurose e piuttosto esotiche.

Back to when "bedtime" was not connected to "beauty routine"...
When I was a child I used to stay at my grandparents' (my mother's parents) house also for some days, they had a garden and I could enjoy some outdoor activities there. Furthermore, my grandma used to tell me bedtime stories about her childhood (during World War II) and youth and she used to listen to me when it was me who wanted to tell stories (I have always been a talkative and creative lady, also when I was a young lady). My grandparents moved to Kenya when my mother was two years old and my aunt was just two months old, so my grandmother could draw from another huge repertoire of adventurous and pretty exotic stories. 


...E di storie scritte
Le storie non sono l'unica cosa che i miei nonni portarono con sé di ritorno in Europa: riuscirono anche a portarsi dietro alcuni libri che avevano comprato lì. Tra questi, c'erano anche libri non molto famosi in quel periodo in Europa (o almeno in Italia), (ovviamente loro i miei nonni li avevano presi in inglese) libri come Il Crollo (Things Fall Apart) di Chinua Achebe, un autore nigeriano che ha contribuito a creare una letteratura post-coloniale per il mondo di lingua inglese, o Black Beauty: autobiografia di un cavallo di Anna Sewell o, ancora, Winni Puh (Winnie-The-Pooh) di A.A. Milne. Questi tesori sono parte dei miei ricordi di bambina e il fatto che siano sempre stati lì, sono sicura, mi ha dato la possibilità di diventare una lettrice appassionata.

...And of written stories 
Stories are not the only thing my grandparents took with themselves back to Europe: they also succeeded in bringing some books they had bought there. Among these books there were some that were less popular in Europe (or at least in Italy) by that time, like Things Fall Apart by Chinua Achebe, a Nigerian author that contributed to create a post-colonial literature in the English-speaking world, or Black Beauty: The Autobiography of a Horse by Anna Sewell or Winnie-The-Pooh by A.A. Milne. These treasures are part of my memories as a child and the fact that they have always been there, I am sure, gave me the possibility to become a passionate reader.


Collezionando libri qua e là
Anche in Europa (nel Regno Unito, precisamente) i miei nonni collezionarono libri per la loro biblioteca privata. Infatti, tra i libri che di solito ammiravo, anni dopo, sugli scaffali della "stanza messy" (come potete vedere, mia nonna non mescolava solo storie, ma anche lingue - "messy" significa "disordinato/a" in inglese e per un sacco di tempo sono stata convinta che "kitambaa" fosse il nome giusto per lo strofinaccio, anche in italiano, dopo anni ho scoperto che era solo il suo nome in Swahili, l'unico nome che usa mia nonna per definire quell'oggetto) c'erano due grossi libri rossi e, anche se ero curiosa di sapere di più di loro, mia nonna, che era ed è una donna moderna, era tuttavia anche pragmatica abbastanza da non perdere il suo tempo a cercare di spiegare ad una bambina il contenuto di quei libri. E aveva ragione perché, a differenza di ciò che succede secondo un detto in inglese, "curiosity killed the cat" (la curiosità uccise il gatto), la curiosità in questo caso, al contrario, ha gettato le fondamenta per una tesi di dottorato di ricerca!

Collecting books here and there
Even in Europe (in UK) they collected some books for their private library.  In fact, among the books I used to admire, many years later, on the shelves of the "stanza messy" (messy room - as you can see my grandma also mixed languages, in addition to stories - I had been sure for many years that "kitambaa" was the right name in Italian for "dish rag" before I discovered it was a Swahili word, the one my grandma uses for that object) there were two big red books and even if I had been eager to know more about them, my grandma, who was, and is, such a modern lady, was nevertheless down to earth enough not to waste her time in trying to explain to a child what those books were about. And she was right because curiosity in this case did not kill the cat, it laid, on the contrary, the foundation for a PhD dissertation

Età della scoperta
Più in là, quando avevo 15 anni, più o meno, finalmente afferrai quei libri e iniziai a leggerne alcuni passaggi, perlopiù con mia madre (ah! a proposito lei parla inglese come una madrelingua): un volume includeva tutte le opere teatrali di Bernard Shaw e l'altro tutte le prefazioni a queste opere (è il libro che vedete in foto). Se non conoscete Shaw, non c'è problema! Sebbene abbia contribuito così tanto alla letteratura, era un personaggio controverso, un anticonformista, che teneva solo al suo lavoro e disprezzava la visibilità, anche se era un uomo tutto sommato socievole. Ha scritto, tra gli altri, Pigmalione, un'opera su cui si basa un film con Audrey Hepburn e Rex Harrison, My Fair Lady. Quando ho letto l'opera, ho capito che a Shaw interessava in qualche modo la lingua* (la lingua inglese, se non altro - l'opera, del 1912, racconta di una fioraia di bassa estrazione che parla solo cockney, il dialetto londinese, alla quale viene insegnato come parlare bene in inglese da un professore di fonetica - si tratta di una descrizione veramente basilare, ci sarebbe moltissimo da dire), ma non sapevo ancora fino a che punto gli interessasse.

*proprio come a me. Dopo la scuola superiore ho intrapreso il mio percorso accademico scegliendo lingue straniere. 

A time to discover
Later on, when I was 15, more or less, I finally grabbed those books and began to read some passages, mostly with my mother (oh! who by the way speaks English as a native speaker): one volume included all Bernard Shaw's plays and the other all of his prefaces to the plays (the book you see in the pic). If you don't know Shaw, it's ok! Although he contributed so much to literature, he was a controversial paeronality, he was a maverick, who only cared about his work and despised visibility, even if he was a sociable man altogether. He is the author of Pygmalion, the play on which My Fair Lady (a movie with Audrey Hepburn and Rex Harrison) is based. When I read this play, I became aware that Shaw was somewhat interested in language* (at least English - the play, published in 1912, is about a flower girl, who speaks Cockney and is taught by a professor of phonetics to talk properly - this is a real short description but there's a lot more to say) but I had not yet discovered to which extent. 

*as I am - after high school I began my academic path and I chose, of course, foreign languages - in Italy we only have one major


L'eterno ritorno
Man mano che il tempo passava, ritornavo su quei due libri quando volevo farmi una sana risata (sì, Shaw è veramente divertentissimo, credetemi!) leggendo qualcosa di elevata qualità intellettuale. Notai che Shaw modificava sistematicamente la lingua, contravvenendo alle regole (fonetiche) dell'inglese  e questo mi intrigò a tal punto che decisi di scoprire se ci fosse una ragione dietro. Così, quando iniziò il mio corso di dottorato e non avevo la più pallida idea del tema da scegliere per la mia tesi, mi tornò Shaw in mente e scelsi lui (o lui scelse me, come mi piace pensare). Insomma è più o meno così che The Shavian Linguistic Playground. Bernard Shaw across Language, Languages and Translation ("Il parco giochi linguistico di Shaw. Bernard Shaw attraverso la lingua, le lingue e la traduzione"), alias la mia tesi di dottorato, è venuta alla luce [e sì, come potete dedurre dal titolo, scavando sempre più in profondità, ho scoperto che Shaw era molto interessato alla lingua (e alle lingue)].

Eternal return
As the time passed by, I used to turn back to those two books when I wanted to have a healthy laugh (yes, Shaw is so much fun, believe me!) by reading something of high intellectual quality. I noticed that he sistematically modified language, violating the phonetic rules of the English language, and this intrigued me to the extent that I wanted to know if there was a reason behind this. So when my PhD course began and I had no clue about what topic I could choose for my dissertation, Shaw came back to my mind one day and I chose him (or he chose me, as I like to think). That's more or less how The Shavian Linguistic Playground. Bernard Shaw across Language, Languages and Translationaka my PhD dissertation, came to light [and yes, as you can infer from the title, digging deeper and deeper I discovered that Shaw was really interested in language(s)]. 

Alcuni dei libri che ho letto per la mia ricerca/Some of the books I read for my research

La caverna del tesoro
Quando la mia lettura delle opere di Shaw iniziò (chiunque abbia ottenuto un dottorato di ricerca sa quanto ci voglia per scrivere una buona tesi - tutto deve avere una fonte citata), mi sono resa conto che la maggior parte delle informazioni importanti era nelle opere che non erano teatrali. I suoi diari, le sue lettere, i suoi scritti critici e le prefazioni alle sue opere teatrali (alle quali io avevo totale e rapido accesso grazie alla passione dei miei nonni per la lettura) sono stati autentici tesori per la mia ricerca.

The treasure trove
When my perusal of Shaw's works began (every person who gained a PhD knows what it takes to write a good dissertation - everything has to have a quoted source), I realized that most of the important information was in his works other than the plays. His diaries, his letters, his critical writings and his prefaces to the plays (to which, thanks to my grandparents' passion for reading, I had total and immediate access) were a real treasure trove for my research. 

"I cannot learn anything that does not interest me. My memory is not indiscriminate: it rejects and selects [...] I am firmly persuaded that every unnatural activity of the brain is as mischievous as any unnatural activity of the body, and that pressing people to leanr anything they do not want to know is as unwholesome and disastrous as feeding them on sawdust."
***
"Non posso imparare qualcosa che non mi interessa. La mia memoria non è indiscriminata: rifiuta e seleziona [...] Sono assolutamente sicuro che ogni attività innaturale per il cervello sia problematica come qualsiasi attività innaturale per il corpo e che fare pressione sulle persone affinché imparino qualcosa che non vogliono sapere sia nocivo e disastroso come nutrirle di segatura."

Non potrò mai dimenticare come, leggendo le prime pagine delle sue opere, iniziai a sentire che il mio pensiero era affine al suo e che sembravamo essere personalità con molti punti in comune. Col tempo, sono stata sempre più orgogliosa di questo - pensarla come un tipo di uomo che tra i due secoli (Shaw nacque nel 1856 e morì nel 1950) sosteneva che la donna potesse essere e avesse il diritto di essere una unwomanly woman (una donna non donna), e cioè non svolgere per forza quei compiti che la società di allora le attribuiva, non essere per forza destinata a crescere figli e a stare in casa, rende molto orgogliosi. E io lo sono!

I will never forget how, reading the first pages of his works, I began to feel that my thoughts were akin to his and that our personalities seemed to have a lot in common. Time after time, I became increasingly proud of this - thinking alike a kind of man who in the nineteenth/twentieh centuries (he was born in 1856 and died in 1950) claimed that a woman could also be and had the right to be an unwomanly woman and that she did not have to carry out tasks that society gave her, that she did not have to raise children or be the angel of the hearth, would make anyone proud. And so am I!




Commenti

  1. Davvero un bel post utile per conoscerti un po' di più e per riflettere su come le cose che ci sembrano innate e spontanee per la nostra persona hanno in realtà radici profonde nel nostro vissuto.

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    1. Sono felicissima che tu l'abbia letto e che ti sia piaciuto e hai colto proprio nel segno sottolineando l'aspetto delle nostre caratteristiche!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Che post stupendo <3
    A parte i prodotti, che sicuramente tornerebbero utili e sono validissimi,anche io porterei con me carta e penna... avrei tanto bisogno di parlare, interagire in qualche modo, il mio carattere mi impone di stare insieme agli altri e in armonia/allegria spesso e volentieri!
    Complimenti poi per la descrizione della tua infanzia, mi sembrava di essere con voi in quella messy room, sarebbe stato difficile che tu scegliessi una strada diversa :)

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    1. Tesoro, grazie! Sono felice di essere riuscita nell'intento di coinvolgervi in qualcosa di mio. 😊

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  4. Questo post è bellissimo, giuro. Potevi scrivere il tuo legame con i libri, la nonna e Bernard Shaw anche senza usare il pretesto dell'isola deserta, perchè ti avrei letto con lo stesso identico piacere. Mi hai ispirata molto.

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    1. Grazie, Serena! Le tue parole mi riempiono di gioia perché ammiro molto il modo in cui scrivi ed è quindi un grosso complimento sapere che ti è piaciuto questo post, che non voleva essere una solita recensione, ma una specie di mie memorie! 😁

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  5. Risposte
    1. Grazie, Caly! Sono contenta che tu lo abbia letto e che ti sia piaciuto! :*

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  6. Roby una lettura che mi ha affascinato tantissimo! La tua storia ti aiuta a capire anche cose che non sono esplicitamente scritte e fa riflettere! Sei una donna molto fortunata ad avere avuto una base di conoscenza molto ampia che ti ha portato anche ad essere quella che sei e che io non immaginavo! La mia stima per te altro non ha fatto che aumentare. Un abbraccio

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    1. Grazie, Angela! Mi piace leggere che tu abbia colto anche ciò che non ho scritto esplicitamente, vuol dire che ti sei proprio immedesimata! :) Ti abbraccio

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  7. Bellissimo post Roby, l'ho letto con molta curiosità, è stato interessante conoscerti meglio, conoscere le storie della famiglia della tua mamma, conoscere questo scritto che ammetto di non aver mai sentito parlare.
    Credo sia una gran fortuna aver avuto una famiglia come quella di tua mamma, ti rendono ricca certe cose e cresci con una mente molto più aperta.

    Mi è piaciuto tanto questo concetto espresso dallo scrittore:

    "Non posso imparare qualcosa che non mi interessa. La mia memoria non è indiscriminata: rifiuta e seleziona [...] Sono assolutamente sicuro che ogni attività innaturale per il cervello sia problematica come qualsiasi attività innaturale per il corpo e che fare pressione sulle persone affinché imparino qualcosa che non vogliono sapere sia nocivo e disastroso come nutrirle di segatura."

    Se non ti dispiace, magari più in là, vorrei utilizzarlo per una delle mie foto...

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    1. Ci sono tantissimi altri passaggi tratti da ciò che ha scritto (le opere sono veramente una piccolissima parte del materiale da cui si può estrapolare ciò che rappresenta il suo modo di pensare) che meriterebbero di essere citati continuamente, ma ho scelto forse il mio preferito. Sono molto, molto contenta che sia piaciuto anche a te: l'apprezzamento da parte di una persona che vive di arte, in molte delle sue forme, è motivo di grande soddisfazione per me. :)

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  8. Grazie per aver condiviso i tuoi ricordi dell'infazia.mi é piaciuto molto poter scoprire qualcosa in più di te...i nonni sono sempre i migliori...ammetto di non conoscere lo scrittore ma mi hai proprio incuriosita!ti mando un bacione Boriana

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    1. Grazie, Bori! Io l'ho presa proprio come un'occasione per dire qualcosa di più su di me, che vada oltre i miei gusti in fatti di cosmesi. In realtà, cerco sempre di mettere più me stessa negli articoli e nei post, ma non è sempre possibile. :) Un bacione, cara

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